martedì 14 aprile 2009

BENEDETTO XVI - “Esiste un ponte tra il Cielo e la Terra: il Sacramento dell’Eucaristia”


CASTELGANDOLFO - Esiste "un ponte fra il mondo e la vita eterna, sul quale ogni uomo e ogni donna puo' passare per giungere alla vera meta del nostro pellegrinaggio terreno". Lo ha detto Benedetto XVI tornando a parlare della Pasqua alle migliaia di fedeli che lo hanno seguito a Castelgandolfo, dove trascorre qualche giorno di riposo. A gettare questo ponte e' stata "la Risurrezione del Signore", ha spiegato il Papa, rilevando che essa "ci assicura che il piano divino della salvezza si compira' certamente". "Gioisce pertanto la comunita' cristiana", ha commentato. E dunque, "la Pasqua e' veramente la nostra speranza: risorti con Cristo mediante il Battesimo, dobbiamo ora seguirlo fedelmente in santita' di vita, camminando senza sosta verso la Pasqua eterna, sorretti dalla consapevolezza che le difficolta', le lotte, le prove, le sofferenze dell'umana esistenza, compresa la morte, ormai non potranno piu' separarci da Lui e dal suo amore". "Il Figlio dell'uomo, crocifisso, pietra scartata dai costruttori, e' diventato - ha scandito il Papa teologo - il solido fondamento del nuovo edificio spirituale, che e' la Chiesa, suo Corpo mistico. Il popolo di Dio, che ha Cristo come suo capo invisibile, e' destinato a crescere nel corso dei secoli, sino al pieno compimento del piano della salvezza". Cosi', mediante la Chiesa, il Signore e' presente nella nostra vita. "Quest'assicurazione di Gesu' - ha ricordato il Pontefice - si realizza soprattutto nell'Eucaristia; e' in ogni celebrazione eucaristica che la Chiesa, ed ogni suo membro, sperimentano la sua presenza viva e beneficiano di tutta la ricchezza del suo amore. Nel Sacramento dell'Eucaristia, il Signore risuscitato ci purifica dalle nostre colpe; ci nutre spiritualmente e ci infonde vigore per sostenere le dure prove dell'esistenza e per lottare contro il peccato ed il male. E' lui - ha proseguito - il sostegno sicuro nel nostro pellegrinaggio verso l'eterna dimora del Cielo. La Vergine Maria, che ha vissuto accanto al suo divin Figlio ogni fase della sua missione sulla terra, ci aiuti ad accogliere con fede il dono della Pasqua e ci renda fedeli e gioiosi testimoni del Signore risuscitato". "La gioia pasquale si sente, la sentiamo". Cosi' Benedetto XVI ha poi risposto sorridendo all'entusiasmo incontenibile dei circa tremila fedeli che gremivano il cortile della residenza estiva di Castelgandolfo e che piu' volte lo hanno interrotto applaudendo e gridando "viva il Papa". "Gesu', Dio lo ha risuscitato, e noi tutti ne siamo testimoni", ha quindi ripetuto il Pontefice ai pellegrini arrivati dalla Polonia, che si sono uniti agli italiani nelle manifestazioni di affetto. "Che la nostra testimonianza della Risurrezione di Cristo diventi - ha auspicato Benedetto XVI - sorgente di speranza per tutto il mondo". Il Pontefice ha infine rivolto un cordiale saluto ai pellegrini di lingua italiana. "In particolare - ha detto - saluto i fedeli della parrocchia San Pietro in Albano Laziale, accompagnati dal Vescovo e dal parroco. Mi felicito con voi per l'iniziativa dell'adorazione Eucaristica continuata che avete intrapreso ed inoltre volentieri benedico i rosari che portate con voi. A tutti - si e' infine congedato il Papa - auguro nuovamente Buona Pasqua".

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